Cosa fare se la pianta del vicino supera il confine ed arriva nella tua dimora: ci sono delle regole precise da rispettare.
Durante il periodo primaverile e non solo si dice che la natura ritorni a prendere vita, con la nascita dei primi fiori, delle foglie cadute in autunno e degli alberi. Un evento che sembra disegnare per le strade e per i prati dei paesaggi bellissimi, con colori diversi che danno nuove sfumature all’atmosfera. C’è chi poi ha una vera e propria passione per le piante ed oltre ad ammirarle in giro, le coltiva in casa o nel proprio cortile.
Spesso i balconi sono pieni di fiori e frutti, i giardini sono accolti dal volume degli arbusti e il verde circonda interamente i palazzi. Solo che non sempre la bellezza che trasmettono è accolta da tutti, questo succede soprattutto quando si hanno dei vicini che lasciano crescere la vegetazione dall’interno delle proprie dimore anche fuori, creando un danno a chi vi abita accanto. Ebbene, come in molte questioni, anche in questo caso ci sono delle norme da seguire per non incorrere in brutte conseguenze.
Succede spesso di avere un vicino di casa che abbia delle piante o degli alberi che crescendo invadono anche la nostra proprietà. Ebbene, secondo la legge, anche per avere una florida vegetazione nella propria dimora, bisogna prima rispettare delle regole. Infatti, chi desidera piantare delle piante al confine di un’altra casa, deve sapere che deve tener conto della distanza, in base al tipo di arbusto.
Infatti, secondo l’articolo 892 del codice civile, per gli alberi di alto fusto è necessario rispettare una distanza di almeno tre metri; per gli alberi di non alto fusto, invece, di un metro e mezzo, e infine per viti, siepi vive e piante da frutto la distanza deve essere di mezzo metro. Se per caso tra un confine ed un altro è presente un muro, gli arbusti non devono superare la parete divisoria. Ma se queste regole non dovessero essere rispettate dal proprio vicino, allora si possono percorrere altre strade.
Se non dovesse esserci un accordo privato con l’altra parte, sarà necessario passare per vie legali. In questo caso il giudice può avanzare varie proposte: può ordinare di estirpare la pianta se questa supera la distanza stabilita dalla legge, può richiedere un risarcimenti dei danni e avanzare poi il pagamento di una sanzione per ogni giorno di ritardo, e può proporre il taglio dei rami. Inoltre, anche quando le piante si trovano sul balcone, è importante rispettare alcuni accorgimenti, come controllare che le foglie non cadano sul piano inferiore.
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