Non puoi lasciare queste cose nell’androne del condominio altrimenti rischi dei provvedimenti: ecco di cosa si tratta.
Capita spesso di posizionare o lasciare nell’androne del condominio alcune cose come vasi di fiori, portaombrelli, passeggini o oggetti voluminosi che per esempio non entrano in casa. Ma davvero tutto questo può rimanere nel portone senza problemi?
La legge spiega chiaramente quali cose possono essere lasciate nell’androne del condominio e quali invece è vietato mettere qui per diversi motivi.
Le norme attualmente in vigore, previ permessi stabiliti dai singoli regolamenti condominiali, permettono di lasciare nell’androne di un palazzo in condominio alcuni oggetti ma ne vietano altri. Si possono lasciare nel portone tutti gli oggetti che abbelliscono l’estetica e la funzionalità dell’androne come i vasi di fiori oppure i quadri che valorizzano l’ambiente. Bisogna invece fare opportuna richiesta per poter apporre poster o manifesti. Allo stesso modo sono ammessi portaombrelli e zerbini, che servono per mantenere l’androne pulito e ordinato, ma non devono intralciare il pericolo degli altri condomini.
Normalmente possono essere lasciate anche biciclette e passeggini ma solo temporaneamente e se non interferiscono con il passaggio. Inoltre deve permetterlo il regolamento condominiale. Allo stesso modo, c’è la possibilità che in corrispondenza dell’androne vengano lasciati pacchi o corrispondenza che appartengono ai condomini ma è necessario che vengano rimossi entro un breve periodo di tempo.
L’androne condominiale rappresenta un luogo di passaggio che collega il portone principale di un edificio alle varie aree interne, come scale e appartamenti. Non deve diventare un “deposito bagagli” quindi è vietato posizionare qui: rifiuti (in attesa di essere gettati), animali, mobili o altri oggetti voluminosi che possono alterare il decoro condominiale.
Secondo l’articolo 1102 del Codice Civile, infatti, ogni condomino può utilizzare l’androne condominiale purché non ne alteri la destinazione e permetta agli altri di usarlo parimenti. L’uso delle parti comuni deve rispettare il regolamento condominiale, che può includere restrizioni specifiche. L’amministratore deve monitorare il rispetto di tali norme, garantendo che lo spazio rimanga sicuro e accessibile a tutti.
Infatti potrebbero verificarsi situazioni comuni di conflitto che includono il deposito improprio di oggetti, l’uso indebito dello spazio per attività personali e la modifica della destinazione d’uso senza consenso. A quel punto la risoluzione dei conflitti inizia con la mediazione da parte dell’amministratore di condominio, che può convocare riunioni per discutere le problematiche in questione.
Si può dunque trovare una soluzione che vada bene per tutti come la predisposizione di aree definite per il deposito di bici o passeggini. Se invece le dispute non possono essere risolte in modo amichevole, i condomini possono ricorrere all’assemblea condominiale per una decisione formale a maggioranza dei voti che diventerà vincolante per tutti i residenti.
Se i conflitti persistono, potrebbe essere necessario un intervento legale attraverso il ricorso a un giudice per l’applicazione delle normative condominiali vigenti.
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