La principessa Anna e quel dolore che ha cercato di tenere nascosto, il maggiordomo reale svela un retroscena del tutto inaspettato.
Schietta come il principe Filippo, stoica come la regina Elisabetta. La principessa Anna, con i suoi modi talvolta bruschi ma sempre sinceri, ha servito la corona più di ogni altro componente della famiglia reale.
Ci sono due modi per essere l’erede di scorta, quello che vede allontanarsi la possibilità di salire sul trono un nipote dopo l’altro. C’è chi come il principe Harry, si lascia intrappolare dal ruolo, da quel secondo posto che poi diventa terzo, quarto, quinto e così via in una scalata in discesa quasi infinita. Poi c’è la principessa Anna, spavalda, libera e senza catene. Non si è mai fatta mettere in trappola, né dal suo ruolo di spalla né tanto meno dai dettami reali.
Tutti ricordano il trauma del divorzio di Carlo e Diana, ma fu Anna la prima a tirarsi fuori da un matrimonio che non la soddisfaceva, la prima a risposarsi. Al posto della corona Anna ha preferito le medaglie, partecipando alle olimpiadi e agli Europei nella squadra britannica di equitazione. Icona di moda e stile, la principessa Anna non è mai stata l’altra, ha sempre avuto un’identità ben precisa, un suo posto nel mondo.
Principessa Anna, dolorosa rivelazione dopo la morte di Elisabetta II
La principessa Anna era la cocca di papà, i due si capivano alla perfezione, avevano lo stesso modo di scherzare, di intendere la vita. Più difficoltoso è stato il rapporto con la regina Elisabetta II, divisa tra il suo ruolo di madre e quello di rappresentante di un intero regno. A un certo punto tuttavia qualcosa nel loro rapporto è cambiato, merito anche della totale abnegazione che la principessa ha dimostrato nel suo ruolo, senza chiedere mai nulla in cambio e senza mai tirarsi indietro.
Elisabetta II e la principessa Anna hanno trascorso l’età adulta spalla a spalla. Non stupisce dunque la rivelazione dell’ex maggiordomo reale, Paul Burrel. L’uomo ha rivelato che per la principessa la scomparsa della regina Elisabetta II è stata dura da sopportare, Burrel non ha potuto fare a meno di sottolineare che tra tutti i figli della regina (ci sono anche Andrew ed Edward, ndr) è proprio Anna quella che le somiglia di più: “Molto stoica, lavoratrice, dedita al paese. Anna è la migliore regina che non abbiamo mai avuto.”
Anna ed Elisabetta, così simili eppure così distanti: la principessa ha vissuto la vita che alla regina non è stata concessa, per uno scherzo del destino che ha cambiato per sempre le sorti della monarchia. Se re Edoardo VIII non avesse abdicato in favore di suo fratello, re Giorgio VI, Elisabetta sarebbe stata libera di vivere la sua vita senza il peso di un regno sulle spalle.
Regno ereditato prestissimo dall’ex sovrana, salita al trono a soli 25 anni, troppo presto per avere l’opportunità di godersi la vita, l’amore e la famiglia appena nata. Anna ha potuto vivere tutto questo, permettendosi anche più di quanto l’etichetta le avrebbe concesso, sotto lo sguardo orgoglioso della mamma, che pur non approvando sempre le sue scelte, ne ha sempre ammirato il coraggio.
Non stupisce dunque, che sia stata proprio la principessa Anna ad accompagnare la regina nel uno ultimo viaggio, trascorrendo al suo capezzale le sue ultime 24 ore di vita. Il dolore per la scomparsa della mamma è rimasto estremamente privato, la principessa ha voluto condividere solo la sua gratitudine verso la madre, che ha salutato con un lungo messaggio riassumibile con l’ultima frase: “A mia madre, la Regina, grazie.”